L’artista torna con un singolo che mette al centro la forza delle donne, la libertà di mostrarsi senza filtri e il diritto di dire la propria senza abbassare lo sguardo. Un brano che non cerca metafore: parla dritto, chiaro, senza timori — proprio come la sua autrice.
Rebic ripercorre le radici della sua passione, nata tra i banchi delle medie e cresciuta con lei, e racconta come la musica sia diventata il luogo dove esprimere verità, vulnerabilità e coraggio. “La cattiva” è il manifesto di questo percorso: un invito a rivendicare sé stesse, a non scusarsi per ciò che si è, a prendersi lo spazio che si merita.
In questa intervista per Dafne Magazine, Rebic anticipa anche i prossimi passi del suo progetto, frutto di un lavoro a 360 gradi insieme al team di Cosmo. Novità in arrivo, idee in fermento e una voce sempre più decisa: il viaggio è appena iniziato.
Come e quando nasce la tua passione per la musica e com’è maturata negli anni?
Nasce alle scuole medie e crescendo non ho mai smesso fino ad arrivare ad oggi.
Quale messaggio particolare vuoi trasmettere con la tua musica a chi ti ascolta?
Libertà e verità. Nella vita occorre essere senza filtri.
Parliamo del tuo ultimo singolo: da cosa nasce questa canzone e di cosa parla?
La cattiva vuole dare un messaggio di libertà femminile. Non dobbiamo aver paura di mostrarci per quello che siamo . Dobbiamo poter dire la nostra a testa alta.
Se dovessi descrivere questo brano con un solo aggettivo quale sarebbe e perché?
Sarebbe diretto. Perché parlo apertamente Senza vergognarmi di niente , la vita è una.
Ci anticipi qualcosa riguardo i tuoi prossimi impegni?
Stiamo lavorando a 360 gradi con i ragazzi di cosmo che saluto, presto novità.

