Dal
29 novembre arriva in radio “Go Slow” tratto dal nuovo album “REUNION”
di Mal e i Primitives, sulle piattaforme e store digitali (Believe), con brani editi
e inediti in inglese e in italiano, disponibile anche in VINILE (Clodio Music).
Era
il 1966 quando Mal, giovanissimo, si ritrovò nel cuore pulsante di
una Roma fervida di sperimentazione musicale.
"La
mia meravigliosa carriera in Italia cominciò proprio nel locale di via
Tagliamento numero 9 - ricorda
Mal - un luogo ispirato ai modelli inglesi
dai quali provenivo."
Mal e The Primitives furono
scoperti da due attenti osservatori del mondo giovanile e della musica: Alberigo
Crocetta e Gianni Boncompagni che si trovavano a
Londra in cerca di idee e contaminazioni, e non esitarono a metterli sotto
contratto. Il gruppo conquistò fin da subito la simpatia del pubblico italiano.
Paul
Bradley Couling, meglio noto al vasto pubblico come Mal dei Primitives racconta:
«La mia prima esperienza musicale risale prima metà degli anni ’60, entrando a far parte di una band, The
Spirits. Dopo alcuni insuccessi, al momento del nostro scioglimento, c’è stato
l’incontro con Jay
Roberts, il fondatore e unico componente originale dei Primitives, anche loro
in procinto di sciogliersi, insieme abbiamo tentato di creare una nuova
formazione. Solo nel 1966, dopo svariati tentativi, con molteplici tournée all’estero e l’incisione di un disco intitolato “Every minute of every day”, tutto ebbe inizio. Alla batteria Pick (David) Withers, (colui che
sarebbe diventato successivamente uno dei fondatori del mitico gruppo dei Dire
Straits), Dave Sumner alla chitarra e Jay Roberts al basso. The
Primitives partono alla volta dell’Italia,
destinazione il mitico Piper Club.
Dopo
il primo debutto al Piper Club di Viareggio, Crocetta ha deciso di prolungare
il contratto, facendoli debuttare anche al mitico Piper di Roma e offrendo di
registrare un disco con la sua etichetta, Piper Records, distribuito dalla RCA.
Da qui, l’uscita del primo Lp
,”Blow up”, da cui è stato tratto lo storico 45 giri “Yeeeah”, versione originale americana dei Young Rascals, intitolata “I
ain’t gonna eat out my
heart anymore”, tradotta in italiano da Sergio Bardotti e Luigi Tenco. Pura
avanguardia per quei tempi. “i tuoi occhi sono fari abbaglianti e io ci sono
davanti…”.»
«Sono
trascorsi oltre cinquantacinque anni da quel primo disco - sottolinea
Mal - e ora ci troviamo nuovamente insieme, per la
realizzazione di questo nuovo album, contenente alcuni brani ri-registrati, del
repertorio, tratti dall’Lp “Blow up” e
tanti brani inediti. La realizzazione di questo progetto musicale è stata
oltremodo difficoltosa perché abbiamo lavorato durante la pandemia. Pick ha
dovuto registrare la batteria nel suo studio in Inghilterra. Dave ha
inserito la sua magica chitarra dalla sua abitazione di Roma. Io mi sono recato
in un bellissimo studio di registrazione in Svizzera, a Lugano, la Heaven
studio, dove tutto il materiale è stato assemblato e mixato e dove naturalmente
ho registrato la mia voce. Purtroppo Jay Roberts, il mitico
fondatore del gruppo famoso per suonare il basso con solo tre corde, ci ha
lasciati il 21 settembre 1995. A lui è dedicata la nostra REUNION discografica.
Mi piace ricordare che Jay suonava con solo tre corde, essenzialmente perché
agli esordi non avevamo abbastanza denaro e il grande Jay doveva esibirsi con
le uniche corde sane che aveva; fu tale però il successo ottenuto sul palco,
nel suo essere così istrionico, che continuò ad esibirsi a quel modo così
faticoso.»