Dal 2 dicembre è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Never Give It Up” (Sound Management Corporation), il nuovo singolo di Catalano vs Coppola & Cicco DJ.
“Never Give It Up” è una pop-song dolce e melodica caratterizzata da una semplice armonia che inizia con un beat lento per poi evolvere, nella seconda metà della struttura, in un brano dance soft ed etereo. L’arrangiamento è costituito da un piano sintetizzato e da una sezione di archi digitali, il tutto sostenuto da una sezione ritmica incisiva di basso e drums. Tutti gli strumenti sono rigorosamente suonati, senza l’utilizzo di campionamenti impersonali. La metamorfosi ritmica che ha il pezzo riflette il cambiamento spirituale dell’autore che nel bel mezzo del cammino della propria vita scopre, o meglio ritrova, i valori assoluti immateriali dello spirito e dell’amore universale che sovrastano il materialismo, in termini di peso specifico e di importanza, nell’economia della vita.
Come e quando nasce la vostra passione per la musica e com’è maturata negli anni?
Catalano:
Ero molto piccolo, credo avessi 6-7 anni quando mio Zio Salvatore mi regalò un walkman. Stavo sempre con le cuffie ad ascoltare la radio e registravo sulle cassette tutte le canzoni che mi piacevano di più. La musica aveva su di me un’attrazione “magnetica” fortissima. All’età di circa 12 anni mi avvicinai al mio primo strumento, la batteria, e suonavo di nascosto la batteria di un amico di mio fratello che teneva nella cantina di casa mia. Quando loro non c’erano io scendevo giù e la suonavo seguendo con le cuffie brani famosi di musica rock. Poi quando avevo circa 16 anni lavorai per una estate intera come commesso in un negozio per poter acquistare la mia prima drum. A 19 anni iniziai a fare musica al computer e comporre le mie prime basi musicali. Da allora continuo a suonare con l’aiuto del computer e a sviluppare le idee che mi vengono in testa.
Catalano:
Ero molto piccolo, credo avessi 6-7 anni quando mio Zio Salvatore mi regalò un walkman. Stavo sempre con le cuffie ad ascoltare la radio e registravo sulle cassette tutte le canzoni che mi piacevano di più. La musica aveva su di me un’attrazione “magnetica” fortissima. All’età di circa 12 anni mi avvicinai al mio primo strumento, la batteria, e suonavo di nascosto la batteria di un amico di mio fratello che teneva nella cantina di casa mia. Quando loro non c’erano io scendevo giù e la suonavo seguendo con le cuffie brani famosi di musica rock. Poi quando avevo circa 16 anni lavorai per una estate intera come commesso in un negozio per poter acquistare la mia prima drum. A 19 anni iniziai a fare musica al computer e comporre le mie prime basi musicali. Da allora continuo a suonare con l’aiuto del computer e a sviluppare le idee che mi vengono in testa.
Quale messaggio particolare volete trasmettere con la vostra musica a chi ascolta?
Catalano:
Inizialmente facevo musica per soddisfare il mio ego. Ora credo che sia un valido strumento per proporre idee al prossimo, spunti di riflessione, sentimenti solidali e benevoli.
Catalano:
Inizialmente facevo musica per soddisfare il mio ego. Ora credo che sia un valido strumento per proporre idee al prossimo, spunti di riflessione, sentimenti solidali e benevoli.
Parliamo del vostro ultimo singolo: da cosa nasce questa canzone e di cosa parla?
Catalano:
Questo brano riflette il cambiamento spirituale che sto vivendo in questo periodo della mia vita nel quale sto scoprendo, ritrovando nel mio profondo inconscio, i valori assoluti immateriali dello spirito e dell’amore universale che sovrastano il materialismo di questo periodo buio di transumanesimo che vogliono propinarci a tutti i costi.
Catalano:
Questo brano riflette il cambiamento spirituale che sto vivendo in questo periodo della mia vita nel quale sto scoprendo, ritrovando nel mio profondo inconscio, i valori assoluti immateriali dello spirito e dell’amore universale che sovrastano il materialismo di questo periodo buio di transumanesimo che vogliono propinarci a tutti i costi.
Se doveste descrivere questo brano con un solo aggettivo quale sarebbe e perché?
Catalano:
“Spirituale” perché ho provato con le note e con le parole a trasmettere questo mio desiderio di curiosità verso l’ignoto che non si può toccare. Oggi giorno tutta la nostra società si basa solo su valori tangibili, sul “credo solo se vedo”, ma penso che la tendenza stia cambiando. Ci sta un grande fetta di popolazione che si sta svegliando dando un peso maggiore ai valori di etica, di fratellanza, di solidarietà e di ricerca della Verità mettendo da parte desideri impulsivi di egoismo, di sopraffazione e di arrivismo.
Catalano:
“Spirituale” perché ho provato con le note e con le parole a trasmettere questo mio desiderio di curiosità verso l’ignoto che non si può toccare. Oggi giorno tutta la nostra società si basa solo su valori tangibili, sul “credo solo se vedo”, ma penso che la tendenza stia cambiando. Ci sta un grande fetta di popolazione che si sta svegliando dando un peso maggiore ai valori di etica, di fratellanza, di solidarietà e di ricerca della Verità mettendo da parte desideri impulsivi di egoismo, di sopraffazione e di arrivismo.
Ci anticipate qualcosa riguardo i vostri prossimi impegni?
Catalano:
In questo periodo sto lavorando a nuovi progetti musicali, alternando il lavoro con la lettura e con il volontariato che sto portando avanti da un po’ di tempo a questa parte e che sta portandomi un sentimento di appagatezza e di conforto. Questo fa si che io riesca a trovare nuove fonti di ispirazione artistica per me indispensabili per continuare.
Catalano:
In questo periodo sto lavorando a nuovi progetti musicali, alternando il lavoro con la lettura e con il volontariato che sto portando avanti da un po’ di tempo a questa parte e che sta portandomi un sentimento di appagatezza e di conforto. Questo fa si che io riesca a trovare nuove fonti di ispirazione artistica per me indispensabili per continuare.
