Giovanna Turi riconosciuta come la cantante dalle sue mani inconfondibili e dalla sua voce calda e graffiante, è diventata nel 2019 con le sue canzoni fortemente dedicate alle donne, il simbolo dell’emancipazione femminile denunciando la violenza contro le donne e contro l’omofobia con i brani : “Solo una donna” e “Un amore non è mai uguale”. Nel 2021 viene definita da un critico musicale la Fenice bolognese della musica. Pubblica il suo primo singolo nel 2015 “Adesso No” autrice e compositrice. Nel 2016 partecipa alle selezioni di Area Sanremo 2017. Nel 2017 pubblica “Io non ti perdono” e nello stesso anno si esibisce al Memo Club di Milano fortemente voluta dal direttore artistico di Radio Italia e Radio Italia Tv ed è finalista della prima edizione del festival Bologna Musica d’autore ideato e prodotto da Fonoprint. Nel 2018 esce in tutti i digital stores il suo primo l’EP autoprodotto “Viaggio Splendido”. Nel novembre 2019 pubblica “Solo una donna”, un singolo in occasione della giornata contro la violenza sulle donne e partecipa alle selezioni di Sanremo Giovani 2020 con l’etichetta Red Fish di Elio Cipri. Con lo scoppio della pandemia di COVID-19 a inizio 2020 hanno costretto la cantante a ritardare le tempistiche di pubblicazione del suo primo album intanto vengono pubblicate altri due estratti “Cosa provi per me” e “L’amore non è mai uguale”. Il 17 settembre 2021 pubblica “Cosa non si fa” che anticipa il suo primo album in studio intitolato “SUICIDIO IN DIRETTA” costituito da 10 tracce pubblicato il 24 settembre. Dopo alcune settimane dalla pubblicazione dell’album annuncia di aver cominciato le fasi di scrittura del suo secondo disco lavorando con un ampio gruppo di produttori e musicisti.
Abbiamo intervistato per voi la cantautrice bolognese. Ecco cosa ci ha raccontato.
Come e quando nasce la tua passione per la musica e com’è maturata negli anni?
Avevo 5 anni quando ho iniziato a cantare, nella fase adolescenziale avevo messo da parte questa passione e dopo la morte di mio padre è ritornata più prepotente di prima.
Come e quando nasce la tua passione per la musica e com’è maturata negli anni?
Avevo 5 anni quando ho iniziato a cantare, nella fase adolescenziale avevo messo da parte questa passione e dopo la morte di mio padre è ritornata più prepotente di prima.
Quale messaggio particolare vuoi trasmettere con la tua musica a chi ti ascolta?
Voglio trasmettere messaggi di forza, coraggio, amore e verità.
Voglio trasmettere messaggi di forza, coraggio, amore e verità.
Parliamo del tuo ultimo singolo "La vita è pazzesca": da cosa nasce questa canzone e di cosa parla?
“La vita è pazzesca” parla del valore umano. La nostra vita è un viaggio irripetibile, un dono che niente e nessuno può toccare. È nata dopo il mio incidente stradale che ha portato via la mia spensieratezza e parte della mia salute ma non mi ha portato via la voglia di vivere, di combattere per la verità: quella che racconto attraverso ogni mia canzone.
“La vita è pazzesca” parla del valore umano. La nostra vita è un viaggio irripetibile, un dono che niente e nessuno può toccare. È nata dopo il mio incidente stradale che ha portato via la mia spensieratezza e parte della mia salute ma non mi ha portato via la voglia di vivere, di combattere per la verità: quella che racconto attraverso ogni mia canzone.
Se dovessi descrivere questo brano con un solo aggettivo quale sarebbe e perché?
Beh pazzesca perché lo è in tutti i sensi.
Beh pazzesca perché lo è in tutti i sensi.
Ci anticipi qualcosa riguardo i tuoi prossimi impegni?
I miei prossimi impegni saranno produrre nuove canzoni e fare live in autunno ma comunque seguitemi sui miei social Instagram e Facebook che sono sempre in continuo aggiornamento.
I miei prossimi impegni saranno produrre nuove canzoni e fare live in autunno ma comunque seguitemi sui miei social Instagram e Facebook che sono sempre in continuo aggiornamento.