Silvia Alibrandi: intervista alla cantautrice

 

"2000 METRI" di Silvia Alibrandi è un viaggio emozionale attraverso la fine di una storia d'amore intenso. La canzone offre una rappresentazione dettagliata delle complesse sfaccettature di una relazione che volge al termine, portando l'ascoltatore in un'altalena di emozioni contrastanti. La descrizione delle fasi della separazione, dalle intense discussioni alle sparizioni seguite dai silenzi e dai ritorni con un "mi manchi", è espressa con una sensibilità straordinaria. La dualità tra rabbia e nostalgia è palpabile, e la critica reciproca di egoismo aggiunge un livello di realismo. La canzone cattura la complessità delle relazioni e la difficoltà di chiudere definitivamente la porta a un amore che, nonostante tutto, persiste nell'animo.
 
Come e quando nasce la tua passione per la musica e com’è maturata negli anni?
Non c’è un momento preciso. Da che ne ho memoria ho sempre cantato, dai karaoke con gli amici dei miei genitori ai concerti improvvisati con mio padre. La musica è sempre stata protagonista a casa Alibrandi. Ho un papà chitarrista e ogni giorno mi sveglio con il sottofondo della chitarra classica. Non credo ci sia un quando vero e proprio, non credo di saperlo spiegare. È sempre stato così, e negli anni ho portato avanti questo percorso perché per me era fondamentale. Amavo cantare, amavo recitare, quindi mi sono avvicinata al mondo del musical, che è talmente vasto che mi ha permesso di esplorare i generi più differenti. Ho voluto perfezionare sempre di più lo studio della tecnica vocale, e adesso sono diventata un’insegnante di canto. Un saluto ai miei ragazzi!
 
Quale messaggio particolare vuoi trasmettere con la tua musica a chi ti ascolta?
Io tendo a scrivere di esperienze vissute. La cosa che mi interessa di più trasmettere sono le emozioni. Metto tutta me stessa dentro le canzoni, con molta semplicità. Mi piace raccontare le piccole cose, in cui spero che anche gli altri possano immedesimarsi.
 
Parliamo del tuo ultimo singolo: da cosa nasce questa canzone e di cosa parla?
Questa canzone nasce dalla fine di una storia d’amore molto importante. Che poi fine… 2000METRI è il titolo perché il sentimento è stato talmente tanto forte da far volare. Fa male quando una relazione del genere finisce, si prova tanta rabbia, tanto dolore. Avevo bisogno di liberarmi di tante cose mentre scrivevo. Certe volte accade che non ci si comprende più con la persona che si ha accanto. È vero il detto “l’amore non sempre basta”, ma un amore del genere senza alcun dubbio non svanisce.
 
Se dovessi descrivere questo brano con un solo aggettivo quale sarebbe e perché?
Liberatorio. Ho provato a descrivere tutto ciò che sentivo. Non mi sono sentita capita, non sono stata ascoltata, perciò ho scritto, con rabbia, amarezza, per me stessa.
 
Ci anticipi qualcosa riguardo i tuoi prossimi impegni?
Usciranno nuove canzoni. Forse un po’ più allegre. A parte gli scherzi, c’è un progetto ben delineato di cui sono molto contenta. Sta per uscire il videoclip della canzone. Curiosità? Mi hanno portato a girarlo letteralmente a 2000 metri di altezza, 2123 per la precisione. La prossima volta scriverò una canzone sull’estate in piscina. 

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