“Prevedibile”, il primo EP di Elena Faggi, è un vero e proprio racconto di sei canzoni collegate tra loro. La cantautrice racconta come negli ultimi anni è riuscita a creare una propria visione dell’amore, come se fosse organizzata in una serie di fasi.
Come e quando nasce la tua passione per la musica e com’è maturata negli anni?
La mia passione per la musica è nata da piccolina, iniziando col suonare il violino, con la danza, per poi approcciarmi al mondo del musical che comprende anche la recitazione, una delle mie più grandi passioni. Nell'estate dei miei quindici anni, l'anno in cui ho partecipato ad Italia's got talent con mio fratello Francesco, ho scritto la mia prima canzone in inglese. Da lì, ho iniziato ad appassionarmi alla scrittura e a trovare il mio stile, scrivendo poi anche in italiano e spagnolo. La prima canzone che ho scritto in italiano è "Che ne so", quella che mi ha portato fino al Festival di Sanremo nel 2021 tra le Nuove Proposte.
La mia passione per la musica è nata da piccolina, iniziando col suonare il violino, con la danza, per poi approcciarmi al mondo del musical che comprende anche la recitazione, una delle mie più grandi passioni. Nell'estate dei miei quindici anni, l'anno in cui ho partecipato ad Italia's got talent con mio fratello Francesco, ho scritto la mia prima canzone in inglese. Da lì, ho iniziato ad appassionarmi alla scrittura e a trovare il mio stile, scrivendo poi anche in italiano e spagnolo. La prima canzone che ho scritto in italiano è "Che ne so", quella che mi ha portato fino al Festival di Sanremo nel 2021 tra le Nuove Proposte.
Quale messaggio particolare vuoi trasmettere con la tua musica a chi ti ascolta?
Con la mia musica vorrei dare conforto e aiutare le persone ad affrontare al meglio la vita, farle sentire incluse e capite. Per questo mi piace scrivere con un approccio semplice, quasi colloquiale, come se fossi la voce di un’amica che parla con chi mi ascolta.
Con la mia musica vorrei dare conforto e aiutare le persone ad affrontare al meglio la vita, farle sentire incluse e capite. Per questo mi piace scrivere con un approccio semplice, quasi colloquiale, come se fossi la voce di un’amica che parla con chi mi ascolta.
Parliamo del tuo ultimo album. Come è nato?
L’idea di “Prevedibile” è nata l’estate del 2021 quando ho scritto “Il mio posto”, la canzone conclusiva dell’EP. Nel momento in cui ho deciso di inserire i titoli di tutte le canzoni precedenti in quest’ultima traccia, ho capito che tutte potevano formare insieme una storia.
L’idea di “Prevedibile” è nata l’estate del 2021 quando ho scritto “Il mio posto”, la canzone conclusiva dell’EP. Nel momento in cui ho deciso di inserire i titoli di tutte le canzoni precedenti in quest’ultima traccia, ho capito che tutte potevano formare insieme una storia.
C’è un filo conduttore che lega i brani del disco?
Sì, il mio EP “Prevedibile” è stato proprio pensato come un racconto di sei canzoni tutte collegate tra di loro. Parla di come negli ultimi anni ho potuto crearmi una mia visione dell’amore: per me è come se fosse una serie di fasi quasi “prevedibili”, che normalmente ognuno di noi vive.
Sì, il mio EP “Prevedibile” è stato proprio pensato come un racconto di sei canzoni tutte collegate tra di loro. Parla di come negli ultimi anni ho potuto crearmi una mia visione dell’amore: per me è come se fosse una serie di fasi quasi “prevedibili”, che normalmente ognuno di noi vive.
Se dovessi descrivere questo album con un solo aggettivo quale sarebbe e perché?
Probabilmente sceglierei l’aggettivo “fresco”, perché nonostante io parli anche di emozioni “scomode”, come la paura di essere illusi e la delusione in amore, ho scelto di raccontarle in chiave ironica e “sbarazzina”, e questo si percepisce ancora di più grazie agli arrangiamenti composti da mio fratello Francesco. La cosa che più mi piace è che praticamente quasi tutte queste sei canzoni possono essere ascoltate concentrandosi sul testo oppure canticchiandole in maniera spensierata.
Probabilmente sceglierei l’aggettivo “fresco”, perché nonostante io parli anche di emozioni “scomode”, come la paura di essere illusi e la delusione in amore, ho scelto di raccontarle in chiave ironica e “sbarazzina”, e questo si percepisce ancora di più grazie agli arrangiamenti composti da mio fratello Francesco. La cosa che più mi piace è che praticamente quasi tutte queste sei canzoni possono essere ascoltate concentrandosi sul testo oppure canticchiandole in maniera spensierata.
Ci anticipi qualcosa riguardo i tuoi prossimi impegni?
I miei progetti al momento sono lavorare alla mie nuove canzoni e pubblicare sempre più musica, insieme a mio fratello Francesco (che oltre ad essere anche lui un cantautore è anche il mio producer), e iniziare a suonare live.
I miei progetti al momento sono lavorare alla mie nuove canzoni e pubblicare sempre più musica, insieme a mio fratello Francesco (che oltre ad essere anche lui un cantautore è anche il mio producer), e iniziare a suonare live.