Oggi vi parliamo di Francesco Faggi un giovane cantante, cantautore, compositore, arrangiatore, producer, pianista e performer completo (cantante/attore/ballerino). Scrive canzoni sia in italiano che in inglese, il genere di riferimento principale è Pop/RnB, con l’ambizione di confrontarsi con i grandi della musica internazionale.
Di recente han pubblicato “Molto di più”, un progetto composto da cinque canzoni che rappresentano un viaggio mentale, che ha la sua origine da una relazione passata molto importante, per diventare un racconto in cui ci si possono rispecchiare tante persone, in un brano in particolare o in tutti.
Come e quando nasce la tua passione per la musica e com’è maturata negli anni?
La mia passione per la musica nasce da bambino, i miei genitori in macchina mi facevano ascoltare la musica dei Queen, dei Simply Red e di Michael Bublè. Poi mi hanno portato a lezione di pianoforte da una loro amica musicista, anche se all’inizio io volevo fare il calciatore quindi non ero granché interessato. Un giorno, in quegli anni, in tv ho visto un concerto di Michael Jackson e ne sono rimasto incantato. Così ho deciso che da grande avrei voluto fare musica.
Il pianoforte l’ho sempre portato avanti in modo accademico, fino alla laurea al conservatorio in Pianoforte Jazz. Parallelamente studiavo canto e altre discipline come la recitazione e la danza, grazie alle quali ho vissuto nel tempo esperienze meravigliose nel mondo del teatro/musical, perfino all’estero (come ad esempio in Francia, a New York e in Arabia Saudita).
Ma scrivere canzoni e fare il producer è la cosa che più mi fa battere il cuore.
Ho iniziato a scrivere canzoni alle medie, all’inizio scrivevo soltanto in inglese. In più a 16 anni è capitato che alcune persone mi facessero l’arrangiamento di un brano, che però non mi era piaciuto per niente e non mi diedero neanche la possibilità di modificarlo, allora mi sono detto: “basta studierò per fare da solo gli arrangiamenti”. E ora eccoci qua :)
Come e quando nasce la tua passione per la musica e com’è maturata negli anni?
La mia passione per la musica nasce da bambino, i miei genitori in macchina mi facevano ascoltare la musica dei Queen, dei Simply Red e di Michael Bublè. Poi mi hanno portato a lezione di pianoforte da una loro amica musicista, anche se all’inizio io volevo fare il calciatore quindi non ero granché interessato. Un giorno, in quegli anni, in tv ho visto un concerto di Michael Jackson e ne sono rimasto incantato. Così ho deciso che da grande avrei voluto fare musica.
Il pianoforte l’ho sempre portato avanti in modo accademico, fino alla laurea al conservatorio in Pianoforte Jazz. Parallelamente studiavo canto e altre discipline come la recitazione e la danza, grazie alle quali ho vissuto nel tempo esperienze meravigliose nel mondo del teatro/musical, perfino all’estero (come ad esempio in Francia, a New York e in Arabia Saudita).
Ma scrivere canzoni e fare il producer è la cosa che più mi fa battere il cuore.
Ho iniziato a scrivere canzoni alle medie, all’inizio scrivevo soltanto in inglese. In più a 16 anni è capitato che alcune persone mi facessero l’arrangiamento di un brano, che però non mi era piaciuto per niente e non mi diedero neanche la possibilità di modificarlo, allora mi sono detto: “basta studierò per fare da solo gli arrangiamenti”. E ora eccoci qua :)
Quale messaggio particolare vuoi trasmettere con la tua musica a chi ti ascolta?
La mia missione con la musica è dare voce ai sentimenti e alle sensazioni che sono parte di tutti noi, affinché le persone si possano identificare e magari pensare “ah allora non lo sento solo io”. Che poi immagino debba essere il compito di ogni cantautore, penso.
La mia missione con la musica è dare voce ai sentimenti e alle sensazioni che sono parte di tutti noi, affinché le persone si possano identificare e magari pensare “ah allora non lo sento solo io”. Che poi immagino debba essere il compito di ogni cantautore, penso.
Parliamo del tuo ultimo ep. Come è nato?
“Molto di più” è uno dei primi frutti della mia crescita come cantautore e producer, sono cinque canzoni che ho scritto tra i 18 e i 21 anni, non vedevo l’ora di pubblicarle. “Molto di più” è un cammino mentale, o forse un volo perché essendo un EP, dura poco. L’ispirazione per scrivere questi brani è nata da una importante relazione passata, le parole e la musica sono la cristallizzazione di sensazioni che nella realtà sono molto di più, intensificate dai contesti della vita di ognuno di noi, da qui il titolo dell’EP.
Di tutto il progetto ho curato testi, musica e arrangiamento/produzione e il sound è Pop/RnB, dove il pianoforte ha un ruolo molto significativo. Tutto questo comunque non sarebbe possibile senza il mio team di produzione con il quale ho dato vita a questo progetto, in particolare colgo l’occasione per ringraziare il mio sound engineer Marco Versari, il nostro videomaker di riferimento Marco Trastu, mio padre Fabio e mia sorella Elena Faggi, i miei amici/colleghi musicisti Matteo Tiozzo, Alex Ferro e Daniel Bruni e ovviamente il Maestro Beppe Vessicchio che con i suoi consigli ha dato una bella spinta alla mia crescita musicale.
“Molto di più” è uno dei primi frutti della mia crescita come cantautore e producer, sono cinque canzoni che ho scritto tra i 18 e i 21 anni, non vedevo l’ora di pubblicarle. “Molto di più” è un cammino mentale, o forse un volo perché essendo un EP, dura poco. L’ispirazione per scrivere questi brani è nata da una importante relazione passata, le parole e la musica sono la cristallizzazione di sensazioni che nella realtà sono molto di più, intensificate dai contesti della vita di ognuno di noi, da qui il titolo dell’EP.
Di tutto il progetto ho curato testi, musica e arrangiamento/produzione e il sound è Pop/RnB, dove il pianoforte ha un ruolo molto significativo. Tutto questo comunque non sarebbe possibile senza il mio team di produzione con il quale ho dato vita a questo progetto, in particolare colgo l’occasione per ringraziare il mio sound engineer Marco Versari, il nostro videomaker di riferimento Marco Trastu, mio padre Fabio e mia sorella Elena Faggi, i miei amici/colleghi musicisti Matteo Tiozzo, Alex Ferro e Daniel Bruni e ovviamente il Maestro Beppe Vessicchio che con i suoi consigli ha dato una bella spinta alla mia crescita musicale.
C’è un filo conduttore che lega i brani del tuo ep?
Yes, il filo conduttore è la storia d’amore che inizia e finisce. Faccio una brevissima descrizione dei brani: “Molto di più” è la prima volta che dici “ti amo”, “Chill” è la ricerca di uno stato di relax con la persona che ami, in una relazione dove non è sempre tutto rose e fiori. “Jim Carrey” è il giorno in cui la storia d’amore finisce, “Mentalmente instabile” è gli sfoghi postumi, a tratti ironici, infine “presa male” è la consapevolezza di sentirsi soli senza quella persona.
Yes, il filo conduttore è la storia d’amore che inizia e finisce. Faccio una brevissima descrizione dei brani: “Molto di più” è la prima volta che dici “ti amo”, “Chill” è la ricerca di uno stato di relax con la persona che ami, in una relazione dove non è sempre tutto rose e fiori. “Jim Carrey” è il giorno in cui la storia d’amore finisce, “Mentalmente instabile” è gli sfoghi postumi, a tratti ironici, infine “presa male” è la consapevolezza di sentirsi soli senza quella persona.
Se dovessi descrivere questo disco con un solo aggettivo quale sarebbe e perché?
Direi ricercato, non perché ha commesso un reato (scusate non ho resistito) ma perché è il risultato di un’attenta ricerca interiore.
Direi ricercato, non perché ha commesso un reato (scusate non ho resistito) ma perché è il risultato di un’attenta ricerca interiore.
Ci anticipi qualcosa riguardo i tuoi prossimi impegni?
Continuerò a pubblicare canzoni e non vedo l’ora. Il mio prossimo lavoro è il primo EP di mia sorella Elena Faggi, “Prevedibile”, disponibile dal 18 Novembre, con all’interno la canzone “Che ne so” (amorevolmente arrangiata/prodotta da me) che avevamo portato a Sanremo 2021 Nuove Proposte (diretti dal Maestro Vessicchio). Ho lavorato alle produzioni delle sue canzoni parallelamente con le mie, come al solito direi, e mi sento emozionato come se uscisse un altro mio nuovo EP. D’altronde se le mie canzoni per me sono i miei figli, quelle di Elly per me sono le mie nipoti :)
Per il resto seguirò il “flow” della vita e vediamo cosa succederà!
Continuerò a pubblicare canzoni e non vedo l’ora. Il mio prossimo lavoro è il primo EP di mia sorella Elena Faggi, “Prevedibile”, disponibile dal 18 Novembre, con all’interno la canzone “Che ne so” (amorevolmente arrangiata/prodotta da me) che avevamo portato a Sanremo 2021 Nuove Proposte (diretti dal Maestro Vessicchio). Ho lavorato alle produzioni delle sue canzoni parallelamente con le mie, come al solito direi, e mi sento emozionato come se uscisse un altro mio nuovo EP. D’altronde se le mie canzoni per me sono i miei figli, quelle di Elly per me sono le mie nipoti :)
Per il resto seguirò il “flow” della vita e vediamo cosa succederà!