Pietro Falco: “Ho scritto La maglietta di Friends in un pomeriggio di primavera”

Pietro Falco è un cantautore, musicista polistrumentista italiano. In radio e digitale “La maglietta di Friends” il suo nuovo singolo, una sorta di inno agli anni Novanta che racconta l’infanzia dell’artista attraverso una serie di immagini e situazioni tipiche di quel periodo.

Come e quando nasce la tua passione per la musica e com’è maturata negli anni?
Ciao! Beh, io non ricordo la mia vita senza musica. Avevo 2 anni e mi mettevo al piano di famiglia per ore, suonando con il dito indice le melodie delle canzoni che conoscevo.
Come quasi tutti i bambini, ero innamorato anche del calcio, ma continuavo a suonare. 
Verso gli 8 anni sono passato alla chitarra dopo aver visto il video di Scar Tissue dei Red Hot Chili Peppers, e da quel momento in poi le mie giornate sono diventate tutte uguali…
Ho imparato a suonare anche altri strumenti nel corso degli anni e attualmente vorrei imparare a suonare la tromba.
Insomma… vivo e muoio per la musica. 

Quale messaggio particolare vuoi trasmettere con la tua musica a chi ti ascolta?
Racconto storie semplici alla fine, tutto ciò che vivo o vedo. 
Sono un trentenne qualunque che parla ai giovani adulti di oggi.
Racconto storie d’amore, serate al baretto di quartiere, parlo di ansia, preoccupazioni quotidiane, felicità, tristezza, malinconia, positività. 
Dal punto di vista musicale, invece, provo a mettere insieme tutte le cose che mi piacciono, ovvero il blues, il funk, il rock e l’elettronica, tutto in chiave assolutamente pop, orecchiabile. 
Sono cresciuto studiando i musicisti, ma ascoltando sempre i cantautori. 
Da bambino volevo essere Jovanotti! 

Parliamo del tuo ultimo singolo “La maglietta di Friends”: da cosa nasce questa canzone e di cosa parla?
Nasce da un pomeriggio in bici a Roma centro, ero con degli amici e ci siamo ritrovati a giocare a calcio su una pizzetta, come i vecchi tempi. 
Sono tornato a casa con una sensazione di piacevole malinconia, ho preso la chitarra ed è nato questo giro funky su cui ho buttato giù una carrellata di immagini e personaggi degli anni 80 e 90. 
Ovviamente pensavo ad una ragazza che è solita indossare la maglietta di Friends, serie cult dei 90, immagine che riassume tutto ciò che mi fa stare bene. 

Se dovessi descrivere questo brano con un solo aggettivo quale sarebbe e perché?
Mi viene difficile trovarne solo uno, per cui te ne dico due: nostalgico e allegro. 
Sembra un contrasto, ma ascoltando il brano si capisce.
Alla fine, io sono esattamente così, mi rifugio nel cose del passato quando ne ho bisogno, ma sto anche molto bene in questo periodo storico. 

Ci anticipi qualcosa riguardo i tuoi prossimi impegni?
Ci saranno altri singoli e dei concerti. Non vedo l’ora di portare dal vivo il mio progetto. 
Suonare è sempre la cosa che mi fa stare meglio, come quando ero bambino e mi sedevo al piano.
Grazie per questa intervista. 
A presto! 

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