Giadì presenta il suo singolo Vabbè


Giada Striano, in arte Giadì, è una talentuosa ragazza classe 2006 di Scafati, cresciuta in una famiglia dove la musica è di casa. Il padre chitarrista e la madre cantante hanno nutrito la sua passione per il pop, jazz, soul e la disco anni ’70/’80.
Ha studiato canto per otto anni con i maestri Bozzaotre e successivamente con la vocal coach Monica Fiorillo, affiancando l’apprendimento di pianoforte e ukulele. Giadì è solare ed empatica, ma anche testarda e autocritica, con una forte determinazione a seguire i suoi sogni.
Ispirata da artisti come Fulminacci, Stevie Wonder e Pino Daniele, aspira a calcare i palchi più importanti, sempre sostenuta dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici. Un talento in crescita, pronta a lasciare il segno.

Come e quando nasce la tua passione per la musica e com’è maturata negli anni? 
Posso dire che sono nata in una famiglia dove la musica è la quotidianità. Concretamente mi sono avvicinata allo studio intorno agli 8/9 nove anni. Infatti, è da quell’età che ho iniziato a frequentare fino alla fine del 2023 una scuola di musica e di canto di Scafati, seguita da una eccezionale soprano e da un musicista talentuoso, Mariella e Gianfranco Bozzaotre. Dall’inizio del 2024 mi sono spostata a Napoli alla Camp Academy, dove ho incontrato una vocal coach bravissima, Monica Fiorillo, con la quale c’è stata un’empatia ed un feeling immediato. Modestamente, sono stata educata a dei gusti musicali che non tutte le persone della mia età amano ascoltare, nonostante a me piaccia variare e tenermi sempre aggiornata, anche con i generi che non mi piacciono. Poi col corso del tempo ho approfondito le mie preferenze musicali, che non a caso sono i generi che preferisco in assoluto cantare.

Quale messaggio particolare vuoi trasmettere con la tua musica a chi ti ascolta?
Mi piacerebbe parlare di argomenti in cui tutti ci si possano ritrovare, e quindi empatizzare con gli ascoltatori. 

Parliamo del tuo ultimo singolo: da cosa nasce questa canzone e di cosa parla? 
Nell’estate di quest’anno sono stata in contatto con l’autore della casa discografica Up Music Studio che mi ha permesso di realizzare questo inedito. Ho comunicato che mi avrebbe fatto piacere in questo inedito parlare di una “storia non storia” d’amore, che avevo vissuto in prima persona, ed il risultato è stato “Vabbè”, la mia prima canzone. Questa per me non è una storia difficile da raccontare, la parte difficile è stata superarla. È una storia complicata, purtroppo ho ferito anche io l’altra persona. È stata veramente una brutta batosta, rimarrò sempre con l’amaro in bocca. Ma era anche ora che io la superassi, come ha fatto anche l’altra persona, anche se più velocemente. Mi sono aperta su questa mia esperienza che volevo trasformare in musica, nella quale anche qualche ascoltatore si sarebbe potuto ritrovare. 

Se dovessi descrivere questo brano con un solo aggettivo quale sarebbe e perché?
Leggera, e questa è una delle caratteristiche che vorrei tutte le mie canzoni avessero. Mi piacerebbe far riflettere l’ascoltatore sul tema di un brano, ma con delicatezza. 

Ci anticipi qualcosa riguardo i tuoi prossimi impegni? 
Per adesso voglio pensare solo a godermi il momento. Ci sono altri progetti, perché quello della musica è il mondo al quale voglio appartenere, ma ripeto ora sono contenta del risultato e voglio vivermi il momento.

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